Oh My Darling Clementine, Garbatella & Street Art
Italian Version below*
When looking for a “still popular Rome” where do you go?
In addition to the renowned Trastevere area which needs no introduction and which in some respects is unfortunately too touristy, in recent years people are increasingly trying to discover Garbatella.
District officially founded on February 18, 1920 by King Vittorio Emanuele III with the first stone laid in Piazza Brin and intended to be an accommodation district, ready to welcome the families of the employees of the industries and the port.
With an extension of about 26 hectares, it was designed by several architects including Marcello Piacentini and Gustavo Giovannoni in the style of garden cities.
Garbatella fascinates with its unique style, that Roman Baroque that offers perfect architectural points of view for photographers, is a neighborhood that, with certain lights of the day, makes you feel alien to the chaos of the center of a metropolis like Rome.
We do not have clear ideas about the etymology of the name Garbatella, for some, it derives from a type of “gentle or bearded” cultivation widespread in the territories surrounding, for others from the amenity of the then peripheral and hardly recommended place, for others still from the hostess Garbata.
For years it has been argued that the nickname of this woman at the head of a tavern a few steps from the Basilica of San Paolo derives from the contraction of the adjectives “polite and beautiful”.
The tavern belonged to the Cascapera family, Giambattista Cascapera died, the management passed to his wife Clementina Eusebi, Clementina was the daughter of a certain Maddalena whose surname was GARBATA! We can say without a shadow of a doubt… Garbatella daughter of Garbata!
In March 2020, thanks to the Muri Sicuri project, the two Roman street art artists Solo and Diamond decided to give life to the bust of Clementina that has stood out on the facade of a building in Piazza Geremia Bonomelli since 1931.
Solo and Diamond, united more than ever in their working partnership, present us an Art Nouveau style version of our hostess Clementina who appears to us young, dreamy, and with her head surrounded by roses and leaves, despite the eleven pregnancies, the hard life of the vineyard and the management of the Osteria.
Contrasting with their previous works characterized by a color palette that is always on, Oh My Darling Clementine is outlined with opaque, muted colors, and perfectly integrated with the surrounding environment.
Impossible not to love it, impossible not to open your eyes to this type of Art, which launches clear, direct messages and, why not, which makes facades and spaces “beautiful” perhaps previously completely anonymous!
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Quando si cerca una “Roma ancora popolare” dove si va?
Oltre alla rinomata zona di Trastevere che non ha bisogno di presentazioni e che in alcuni aspetti, purtroppo è oramai troppo turistica, negli ultimi anni si cerca sempre di più di scoprire la Garbatella.
Quartiere fondato ufficialmente il 18 Febbraio 1920 da Re Vittorio Emanuele III con la prima pietra posata in Piazza Brin e destinato ad essere un quartiere-alloggio, pronto ad accogliere le famiglie dei dipendenti delle industrie e del porto.
Con un’estensione di circa 26 ettari, fu progettato da diversi architetti tra cui Marcello Piacentini e Gustavo Giovannoni sullo stile delle città-giardino.
La Garbatella affascina per il suo stile unico, quel Barocchetto Romano che regala punti di vista artchitettonici perfetti per i fotografi, è un quartiere che con determinate luci del giorno, ti fa sentire estranea al caos del centro di una metropoli come Roma.
Non abbiamo le idee chiare sull’etimologia del nome Garbatella, per alcuni deriva da un tipo di coltivazione “garbata o barbata” diffusa nei territori circostanti, per altri dall’amenità del luogo allora periferico e poco raccomandabile, per altri ancora dall’Ostessa Garbata.
Per anni si è sostenuto che il soprannome di questa donna a capo di un’osteria a pochi passi dalla Basilica di San Paolo derivasse dalla contrazione degli aggettivi “garbata e bella”.
L’osteria era dei Cascapera, morto Giambattista Cascapera la gestione passò a sua moglie Clementina Eusebi, Clementina era figlia di una certa Maddalena che di cognome faceva GARBATA! Possiamo dire senza ombra di dubbio… Garbatella figlia di Garbata!
Nel marzo 2020, grazie al progetto Muri Sicuri, i due artisti della street art romana Solo e Diamond hanno deciso di dare vita al busto di Clementina che fin dal 1931 campeggia sulla facciata di un palazzo di Piazza Geremia Bonomelli.
Solo e Diamond, uniti più che mai nel loro sodalizio lavorativo, ci presentano una versione in stile Art Nouveau della nostra ostessa Clementina che ci appare giovane, sognante e con il capo cinto di rose e foglie, nonostante le undici gravidanze, la vita dura della vigna e la conduzione dell’Osteria.
Controcorrente rispetto alle loro opere precedenti caratterizate da una palette di colori sempre accesa, Oh My Darling Clementine è delineata con colori opachi, smorzati, e perfettamente integrati con l’ambiente circostante.
Impossibile non amarla, impossibile non aprire gli occhi verso questo tipo di Arte, che lancia messaggi chiari, diretti e perchè no che rende “belle” facciate e spazi magari in precedenza completamente anonimi!
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