In the heart of Paris: the Luxembourg Gardens
(Italian Version below*)
As TS Eliot said: We will not stop exploring and at the end of all our going we will return to the starting point to get to know him for the first time.
It happens exactly like this, every time I return to an already visited place I can get excited and discover new details.
There is a place in Paris that for me is synonymous with quiet, lightness, reflection. Many of you will think of the well-known Tuileries Gardens, but I want to talk about another green lung in the Parisian heart, the Luxembourg Gardens, easily reachable by metro or on foot with a pleasant walk on the Boulevard Saint Michel coming from Notre Dame.
I unconsciously love this place because there is a clear reference to Italy and Florence.
The gardens were built at the behest of Maria de Medici and are now considered to be the gardens of the French Senate housed in the Luxembourg Palace since 1958.
Maria de Medici, the grandmother of the future Sun King, had married Henry IV of France. Upon her husband’s death, she wanted more than ever to recreate in a then suburbs place in Paris, a personal world of peace that would bring her back to what she had experienced in her youth in Florence at Palazzo Pitti and in the wonderful Boboli Gardens.
In 1612 the Palace was designed with the rusticated exterior typical of the Florentine Renaissance (we say in Italian “Bugnato”) and later the gardens were built, a small pond, several sculptures and a fountain known as the Medici Fountain were built.
The fountain clearly inspired by the mannerist forms was restored several times and took its present form only in the 19th century with the sculptures of Aci Galatea and Polifemo.
Visible all year round, they express their best during the spring summer period with the flowering of the numerous floral species. Parisians like me a bit like the idea of spending their free time here, especially on the weekend for unforgettable picnics.
It is a place where you can recharge yourself with positive energies and then start again in the chaos of the metropolis!
I have lost count of my Parisian stays, for pleasure or for work it is among the capitals that I frequent more. Here too, as in other parts of Europe, I feel in my being a nomad, at home.
Italian Version*
C’è un luogo a Parigi che per me è sinonimo di quiete, leggerezza, riflessione. Molti di voi penseranno ai bei noti Giardini delle Tuileres.
Voglio parlavi, invece, di un altro polmone verde nel cuore parigino: i Giardini del Lussemburgo. E’ un luogo facilmente raggiungibile in metro o a piedi con una piacevole passeggiata sul Boulevard Saint-Michel provenendo da Notre Dame.
Inconsciamente amo questo luogo perchè c’è un chiaro riferimento all’Italia e a Firenze.
I Giardini furono realizzati per volere di Maria de’ Medici. Sono oggi considerati come i Giardini del Senato francese ospitato nel Palazzo del Lussemburgo dal 1958.
Maria de’ Medici, nonna del futuro Re Sole, aveva sposato Enrico IV di Francia. Alla morte del marito voleva ricreare, in un luogo allora periferico di Parigi, un mondo personale di pace che la riportasse con la mente a ciò che in giovinezza aveva vissuto a Firenze a Palazzo Pitti e nei meravigliosi Giardini di Boboli.
Nel 1612 si progettò il Palazzo con l’esterno in bugnato tipico del rinascimento fiorentino e successivamente furono realizzai i giardini. Si collocarono un piccolo stagno, diverse sculture ed una fontana nota come la Fontana dei Medici.
La Fontana di derivazione manierista restaurata diverse volte, assunse la forma attuale solo nel XIX secolo con le sculture di Aci Galatea e Polifemo.
Visitabili tutto l’anno, i Giardini del Lussemburgo esprimono il meglio durante il periodo primaverile-estivo con la fioritura delle numerosissime specie floreali. I parigini adorano, come me, l’idea di trascorrere qui il loro tempo libero, soprattutto nel week end per indimenticabili pic-nic.
E’ un luogo in cui ci si ricarica di energie positive per poi ripartire nel caos della metropoli!
Ho perso il conto dei miei soggiorni parigini, per piacere o per lavoro. Parigi è tra le capitali che frequento di più. Anche qui, come in altre parti d’Europa, mi sento nel mio essere nomade, un pò a casa.
Come affermava T.S. Eliot: Non smetteremo di esplorare e alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta.
Accade esattamente così. Ogni qual volta ritorno in un luogo già visitato riesco comunque ad emozionarmi ed a scoprire dettagli nuovi.
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