Mitreo di Santa Maria Capua Vetere
L’antica Capua non aveva nulla da invidiare a Roma e come quest’ultima aveva un Mitreo tra i più ricchi per decorazione dell’intero impero.
Il mitreo, dedicato al dio Mitra, culto di origini persiana, celebrava la forza del Sole sulla natura, sugli esseri viventi e sugli uomini; il culto si diffuse in Italia nell’esercito, tra i funzionari, gli schiavi, in particolare tra il II e III secolo d.C.
Il Mitreo dell’antica Capua (oggi territorio di Santa Maria Capua Vetere) fu riscoperto per caso nel 1922 in un vicolo della Via Pietro Morelli e sistemato per la visita nel 1937.
Si accede alla zona sotterranea da una torretta e si discende nella prima delle due gallerie che compongono il complesso.
La seconda galleria era dedicata ai riti; sul fondo vi è un bancone e sui lati due lunghe banchine che presentano due nicchie per alloggiare utensili o materiali connessi ai riti. Il percorso si svolge sotto un cielo stellato che doveva brillare alla luce di torce e lanterne grazie al luccichio delle paste vitree incastonate nella volta e termina con l’affresco di Mitra.
Mitra, raffigurato giovane, abbigliato con il costume orientale ed il berretto frigio, sgozza il toro nella grotta, il cane ed il serpente si dirigono verso il sangue. Ai lati di Mitra i due geni, Cautes e Cautopates. Due figure in abiti orientali, identificati come la personificazione del Sole in Oriente e Occidente sono poste lateralmente.
Sulle facciate dei podi sono raffigurate scene di iniziazione dell’adepto, il quale nudo ed accompagnato dai sacerdoti, attraversa le varie fasi della purificazione.
Per saperne di più:
F. Sirano, Santa Maria Capua Vetere –Guida Breve
Consigli utili per la visita:
Un biglietto cumulativo vi consente di accedere a 4 siti: Museo Archeologico dell’Antica Capua, Anfiteatro Campano, Museo dei Gladiatori e Mitreo. Il sito rientra nel circuito Campania Arte Card
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