L’incanto dell’altorilievo: Il Sarcofago di Portonaccio
In un ambiente appositamente allestito, con una perfetta illuminazione, percorrendo la collezione scultorea, posta al primo piano di Palazzo Massimo, si incontra il cosiddetto Sarcofago di Portonaccio.
Le insegne militari rappresentate sul bordo superiore della cassa, identificabili con l’Aquila della Legio III e il cinghiale della Legio I Italica, consentono di identificare il defunto con Aulus Iulius Pompilius, ufficiale di Marco Aurelio al comando di due squadroni di cavalleria distaccati in queste due legioni nella guerra contro i Marcomanni (172 d.C.-175 d.C.). Il Sarcofago fu rinvenuto nel 1931 in Via delle Cave di Pietralata, nei pressi di Portonaccio (un quartiere di Roma).
La parte frontale della cassa, è coperta interamente da altorilievi che riproducono una scena di combattimento tra i Romani e i barbari. La decorazione corre su quattro livelli distinti, e converge al centro con la figura del generale a cavallo in posizione di assalto, con i tratti fisionomici non scolpiti. Il coperchio presenta due acroteri, raffiguranti mascheroni di barbari. Appare, straordinario, il senso di movimento dell’insieme, che supera i modi ellenistici e si proietta verso un nuovo stile decoratorio, che ha l’esempio più vicino nella colonna di Marco Aurelio.
Dove trovarlo: Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo
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