Legend and myth: the Capitoline Wolf
Perhaps not everyone knows that …. the oldest public museum collection in the world is that of the Capitoline Museums, established in 1471 by Pope Sixtus IV Della Rovere.
Before assuming today’s architectural form, the Palaces that house the Capitoline collection (Conservatori, Senatorio, Nuovo) have undergone several modifications.
At one time the facade of the Palazzo Dei Conservatori (current entrance to the Capitoline Museums) as the sources say was a “covered loggia on the flat city”.
By the way from the Lateran a bronze sculpture that would become the symbol of the Romans was moved here in the Loggia: the so-called Capitoline Wolf.
The she-wolf is placed in profile; she turns his gaze proudly towards the spectator and shows his half-open jaws with sharp teeth. Over the centuries these traits have fascinated the public who still admire them with great interest.
The dating of the work is uncertain and is the subject of debate: those who trace it back to the fifth century BC linking the execution to Etruscan workshops and/or of Magna Graecia and those who set the birth in the Middle Ages (XII-XIII century).
The second one is the thesis of Dr. Anna Maria Carruba who bases her theory on the analysis of radiocarbon fusion lands.
The analysis is 95% reliable and the sculpture would have been made as a replica of an original Etruscan-Italian cast.
Later the twins Romulus and Remus were added by Antonio del Pollaiolo in the XV century. The she-wolf changed its ideology and became a symbol of city-justice.
Bibliography : Anna Maria Carruba La lupa capitolina
All rights reserved*
——————————————————————————————————————–
Forse non tutti sanno che…. la collezione museale pubblica più antica al mondo è quella dei Musei Capitolini, istituita nel 1471 da Papa Sisto IV Della Rovere.
Prima di assumere la forma architettonica odierna, i Palazzi che ospitano la collezione capitolina (Conservatori, Senatorio, Nuovo) hanno subito diverse modifiche.
Un tempo la facciata del Palazzo dei Conservatori (attuale ingresso dei Musei Capitolini) come raccontano le fonti era una “loggia coperta sulla città piana”.
In questa magnifica Loggia fu trasferita, dal Laterano, una scultura bronzea che sarebbe diventata il simbolo dei Romani: la c.d. Lupa Capitolina.
La Lupa è posta di profilo; volge lo sguardo fiero verso lo spettatore e mostra le fauci semiaperte con denti aguzzi. Questi tratti nei secoli hanno affascinato il pubblico che ancora oggi la ammira con grande interesse.
La datazione dell’opera è incerta ed è oggetto di dibattito: chi la fa risalire al V secolo a.C. legando l’esecuzione a botteghe etrusche e/o della magna Grecia e chi fissa la nascita al Medioevo ( XII-XIII secolo). Quest’ultima è la tesi della Dott.ssa Anna Maria Carruba che basa la sua teoria sull’analisi delle terre di fusione al radiocarbonio.
L’analisi è attendibile al 95% e la scultura sarebbe stata realizzata come replica di un calco originale etrusco-italico.
In un secondo momento alla Lupa, assurta a simbolo civico in sostituzione dell’antico leone, fu aggiunta la coppia di gemelli Romolo e Remo (Antonio del Pollaiolo, XV secolo), che ne cambiò l’ideologia….in simbolo di giustizia.
Sostieni la #culturachevince, aiuta la condivisione.
Info: Musei Capitolini
Bibliografia: Anna Maria Carruba La lupa capitolina