Le maggiori attrazioni religiose a Praga: San Nicola a Malà Strana e San Vito
In ceco Malà Strana significa piccolo quartiere o piccola città.
Intorno al 1170 fu costruito il Ponte di Giuditta, spazzato via da una piena della Moldava nel 1342 e sostituito dal ben noto Ponte Carlo, con l’intento di collegare la Città Vecchia al quartiere di Malà Strana.
Malà Strana divenne formalmente una città nel 1257 e fu distrutta dall’incendio del 1541. A partire da questa data, il quartiere godette di un nuovo periodo di prosperità, coadiuvato dall’arrivo in città per questa ricostruzione di architetti e ingegneri italiani, ed assumendo così l’aspetto rinascimentale-barocco che anche oggi conserva.
Attraversato il Ponte Carlo si giunge in Piazza Malà Strana su cui affaccia la Chiesa di San Nicola, da non confondersi con l’omonima che però sorge nella Città Vecchia.
L’aspetto attuale dalle forme barocche fu voluto dai Gesuiti e realizzato con un cantiere che durò dal 1673 al 1761. I lavori iniziarono con la supervisione di P. Bos il quale in breve tempo fu sostituito dall’italiano Giovanni Domenico Orsi.
Impressionante l’apparato decorativo interno, ricchissimo di affreschi, statue, e linee concavo convesse tipiche del barocco. Lungo la navata centrale il tema iconografico è relativo ad episodi della Vita di San Nicola; la cupola dal diametro di 20 metri segue il tema della Trinità ed è opera di Franz Palko. Nel matroneo della chiesa è conservato il Ciclo della Passione di Karel Sketra. Il Campanile, ultimo elemento realizzato, è databile al 1751-56 ed è opera di A. Lurago.
Dalla Piazza si dirama via Nerudova, tra le migliori strade di Praga per le forme barocche conservate e preservate nel tempo; fatevi trasportare da queste architetture e nonostante la fatica (se la percorrete in direzione del Castello la strada risulta abbastanza ripida), al termine tutto il vostro sforzo sarà ripagato.
Il Castello di Praga è una vera e propria città nella città, tra cortili e vicoli pittoreschi, si trovano il Palazzo Reale, la Cattedrale di San Vito e molti altri edifici nobiliari.
La Cattedrale di San Vito è una delle più grandi costruzioni gotiche europee. Re Giovanni di Lussemburgo decise di costruire una chiesa più grande della preesistente rotonda del 929, ma ci vollero 600 anni per completarla. Carlo IV proseguì nel progetto ambizioso, e chiamò l’architetto francese Mathieu de Arras. Correva l’anno 1344; solo nel 1929 la cattedrale fu completata, la parte del transetto è la più recente.
Nonostante la maestosità, entrati nella Cattedrale, l’impressione che si ha è di pura armonia. Al centro del coro vi è la Tomba Imperiale, completata nel 1589 per la sepoltura di Ferdinando I e della sua famiglia.
Intorno al coro vi sono le cappelle dedicate ai santi, tra cui spicca quella di San Venceslao santo protettore di Praga, costruita da Peter Parler tra il 1362 e 1367.
La Cattedrale, ha ospitato numerose incoronazioni di principi e re di Boemia che in parte poi sono stati seppelliti al suo interno.
Per saperne di più:
Sostieni #laculturachevince, aiuta la condivisione.