La Basilica di San Paolo fuori Le Mura a Roma!

Racconta la tradizione cristiana che l’Apostolo Paolo fu martirizzato per decapitazione nel 67 d.C. in luogo denominato Ad Aqua Salvias, oggi noto come “Tre Fontane”- Sembra che la testa dell’Apostolo cadendo a terra rimbalzasse per tre volte e che in quei tre punti fuoriuscisse tre fontane.

Fu la matrona Lucina a raccogliere il corpo di Paolo ed a seppellirlo in un primo momento nella necropoli lungo la Via Ostiense, successivamente, per scampare alle persecuzioni, il corpo fu trasferito lungo la Via Appia presso le Catacombe di San Sebastiano.

Sancita l’ufficialità del Cristianesimo nel 313 d.C. con l’Editto di Milano, l’imperatore Costantino volle onorare degnamente la memoria dell’Apostolo delle Genti con una Basilica, monumentalizzando il luogo della prima sepoltura.

Nacque così il primo nucleo della Basilica di San Paolo fuori le Mura, lungo la Via Ostiense. La basilica fu più volte modificata ed arricchita nel corso dei secoli per volere dei c.d. tre imperatori – Valentiniano II, Teodosio, Arcadio – o di Papa Leone Magno, solo per citare alcuni “mecenati”.

 

Intorno al XII-XIII secolo, il cantiere infinito ospitò le personalità di Arnolfo di Cambio – di cui ammiriamo ancora oggi il celeberrimo ciborio (in parte restaurato) e di Pietro Cavallini, autore di un ciclo di affreschi andato perduto.

 

La vita dell’Antica Basilica di San Paolo fuori le Mura venne bruscamente interrotta nella notte tra il 15 ed il 16 Luglio 1823 quando uno spaventoso incendio, provocato da alcuni operai che lavoravano alla riparazione del tetto, la distrusse in larga parte.

 

Papa Leone XII ebbe il difficilissimo compito di ricostruire la basilica paolina che fu inaugurata ufficialmente con Pio IX il 10 Settembre 1854.

 

“Io visitai S.Paolo il giorno dopo l’incendio. Ne ebbi un’impressione di severa beltà, triste quanto la musica di Mozart. Erano ancora vive le vestigia dolorose e terribili della sciagura; la chiesa era ancora ingombra di nere travi fumanti, semibruciate; i fusti delle colonne, spaccati per tutta la loro lunghezza, minacciavano ad ogni istante di cadere. I romani, costernati, erano andati in massa a vedere la chiesa incendiata. Era uno dei più grandiosi spettacoli che io abbia mai visto.” (Stendhal)

 

Da non perdere al suo interno:

• Tomba dell’Apostolo Paolo
• Ciborio di Arnolfo di Cambio
• Porta Bizantina
• Porta Santa
• Candelabro Pasquale
• Mosaico c.d. di Galla Placidia
• Mosaici con i Tondi Papali
• Chiostro

 

Info: QUI

 

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