Klimt in Rome: Th three ages of woman

Klimt in Rome: Th three ages of woman

(Italian Version below*)

If you love the art of Gustav Klimt and you are in Rome you can admire one of the very few works in Italy in the Eternal City (the others are in Venice and Piacenza).

Austrian artist, born in 1862, Gustav Klimt is the son of a goldsmith-engraver and an opera singer. The undoubtedly “artistic” family environment will have been an excellent base from which to expand his genius, made of sensitivity, sparkling colors, and the use of applied arts.

In 1911, in full maturity, Klimt participated in the international exhibition organized in Rome for the fiftieth anniversary of Italy, exhibiting the work in the Austrian pavilion. The painting arouses clamor, but Klimt is rewarded with a gold medal and the Italian State decides to buy the canvas, assigning it to the National Gallery of Modern Art in Rome, where it is still visible today.

The author deals with the great themes of human life: love, birth, the stages of life, and death.

In the background, the figure of the elderly woman is placed in profile. This perspective accentuates, even more, the deformation caused by time on the human body. With the gesture of the hands covering the face, the subject communicates us with a status of powerlessness towards what the future holds.

The desperation of the woman and the heaviness of this body are contrasted, gracefully, by the spiritual serenity of the young “mother” presented totally to the view of the observer and no longer in profile, with a crowning of flowers on her head to symbolize the motherhood of the Madonna.

The young mother’s face rests gently on that of the little girl abandoned in a deep sleep.

The space is two-dimensional, in accordance with the formal ideals of Art Nouveau; the use of gold, on part of the background, makes the whole composition abstract, transporting the subjects outside reality, in a “golden” and fantastic world.

 

 

Who wants to know more about me, that is, about the artist, the only one worth knowing, look carefully at my paintings to find out who I am and what I want.  (GK)

 

 

Info: The National Gallery

All rights reserved*


Se amate l’arte di Gustav Klimt e siete a Roma potete ammirare nella città eterna una delle pochissime opere presenti in Italia (le altre sono a Venezia ed a  Piacenza).

Artista austriaco, classe 1862, Gustav Klimt è figlio di un orafo-incisore e di una cantante lirica. L’ambiente familiare indubbiamente “artistico” sarà stata un’ottima base da cui partire per ampliare il suo genio, fatto di sensibilità, colori scintillanti ed utilizzo di arti applicate.

Nel 1911, in piena maturità, Klimt partecipa all’Esposizione internazionale organizzata a Roma per il cinquantenario dell’Italia, esponendo l’opera nel padiglione austriaco. Il dipinto suscita clamore, ma Klimt viene premiato con una medaglia d’oro e lo Stato Italiano decide di acquistare la tela, destinandola alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dove è tutt’ora visibile.

L’autore affronta i grandi temi della vita umana: l’amore, la nascita, le fasi della vita e la morte.

Sullo sfondo è posta di profilo la figura della donna anziana. Questa prospettiva accentua ancor di più la deformazione provocata dal tempo sul corpo umano. Con il gesto delle mani che coprono il viso, il soggetto ci comunica uno status di impotenza verso ciò che ci riserva il futuro.

Alla disperazione della donna ed alla pesantezza di questo corpo,  si contrappone, leggiadra, la serenità spirituale della giovane “mamma” presentata totalmente alla visione dell’osservatore e non più di profilo, con un coronamento di fiori sul capo a voler simboleggiare la maternità della Madonna.

Il volto della giovane mamma è adagiato dolcemente su quello della bambina abbandonata in un sonno profondo.

Lo spazio risulta bidimensionale, in accordo con gli ideali formali dell’Art Nouveau; l’utilizzo dell’oro, su parte dello sfondo, rende astratta l’intera composizione trasportando i soggetti al di fuori della realtà, in un mondo “aureo” e fantastico.

Chi vuole sapere di più su di me, cioè sull’artista, l’unico che vale la pena di conoscere, osservi attentamente i miei dipinti per rintracciarvi chi sono e cosa voglio.  (G.K.)

Info: La Galleria Nazionale

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