Gli angeli di Ponte Elio
L’idea di decorare uno dei ponti più antichi della città eterna, Ponte Elio o Ponte Sant’Angelo, costruito per volere dell’imperatore Adriano, era stata sperimentata in forma temporanea con statue di stucco, in occasione dell’arrivo di Carlo V a Roma nel 1536.
Il 22 settembre 1667, tre mesi dopo l’elezione di Papa Clemente IX, furono pagati a Gian Lorenzo Bernini 500 scudi e donati 8 pezzi di marmi bianchi statuali affinchè l’artista li utilizzasse per realizzarne 10 “angeli”.
L’idea di Papa Clemente IX era di accompagnare spiritualmente il fedele che si dirigeva verso la Basilica di San Pietro attraversando il Ponte.
Bernini in quel momento aveva 69 anni, stava completando la riorganizzazione del Vaticano e fu l’ideatore della “via Crucis” di marmo, definita la Strada verso il paradiso da alcuni autori, ma non fu l’unico realizzatore delle statue. A lui si attribuiscono due angeli l’Angelo con la corona di spine e l’Angelo con il cartiglio (visibili nella Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte a pochi passi da Piazza di Spagna, e sostituiti su Ponte Elio da copie).
Tra gli artisti che collaborarono con il vecchio maestro: Lazzaro Morelli, Paolo Naldini, Girolamo Lucenti, Ettore Raggi, solo per citarne alcuni.
Tutti gli angeli mostrano uno strumento della passione ed hanno sul piedistallo incisi motti delle Sacre Scritture.
Il messaggio della decorazione Berniniana è la dicotomia tra l’Angelo, già presente nella tradizione del Castello, ed il dolore di Cristo nel suo viaggio verso la Crocifissione, simbolo della sofferenza umana.
Gli Angeli con i simboli della Passione, nel numero di 10 in tutto, hanno una dimensione due volte quella umana e sono tutti realizzati in Marmo di Carrara statuario (per i basamenti marmo ordinario).
Info Site: Ponte Elio o Sant’Angelo è a pochi metri da Via della Conciliazione e da Corso Vittorio Emanuele.
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