Dripping & Jackson Pollock
Con il termine “dripping” si indica la tecnica del colore versato o sgocciolamento. La tecnica fu impiegata per la prima volta da Max Ernst (1891-1976) e ripresa in seguito da Jackson Pollock (1912-1956) e dagli artisti dell’Action Painting.
Jackson Pollock camminando intorno a grandi tele poste sul pavimento, spruzzava, versava o faceva letteralmente “sgocciolare” del colore su di esse.
E’ lo stesso artista a descrivere il metodo operativo da lui messo a punto: la mia pittura non nasce sul cavalletto. Preferisco appenderla al muro o posarla sul pavimento, perché ho bisogno della resistenza di una superficie dura. Sul pavimento mi sento più a mio agio, più vicino, più parte del quadro; posso camminarci introno, lavorarci da quattro lati diversi, essere letteralmente dentro il quadro.. so che il quadro ha una sua vita e io non cerco che di farla venire fuori.
One, conservato al Moma di New York, è tra le tele più grandi di Pollock (269,5 x 530,8 m) in cui la tecnica del dripping è espressa a 360 gradi.
La tela sembra pulsare di energia ed il colore comunica velocità e forza. Esprime una sensazione di ordine implicito, in cui alcuni hanno voluto vedere l’intensità nervosa della città moderna ed altri i ritmi primordiali della natura.
E’ soltanto quando perdo contatto con la tela che il risultato è un disastro. Altrimenti si stabilisce uno stato di pura armonia, di spontanea reciprocità, e l’opera riesce bene.
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Per saperne di più e su dove trovarlo: MOMA