Basilica di Santa Maria Maggiore
Durante l’Anno Santo il pellegrino che giungeva a Roma per ottenere l’indulgenza doveva visitare le cosiddette Chiese Giubilari (sette), tra cui la Basilica di Santa Maria Maggiore, nota anche per essere una delle quattro basiliche Papali, con San Pietro, San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le Mura.
La tradizione collega la nascita della Basilica di Santa Maria Maggiore a Papa Liberio ed alla miracolosa nevicata del 5 Agosto del 358 d.C.: la Vergine apparve in sogno al Papa, al senatore patrizio Giovanni e a sua moglie, chiedendo l’erezione di una chiesa in suo onore e nel medesimo luogo in cui fosse caduta la neve quella notte.
Santa Maria Maggiore è un unicum a Roma. Detiene il primato di essere l’unica Basilica ad aver conservato l’impianto architettonico originario, sia pure arricchito di successive aggiunte (come i mosaici che corrono lungo la navata, dell’epoca di Sisto III) ed è stata la prima basilica romana dedicata alla Vergine e fondata con il semplice titolo di Maria.
La caratteristica principale è costituita dagli innumerevoli mosaici visibili sulla facciata, seminascosti dalla ridondante architettura del Fuga, ed attribuibili a Filippo Rusuti (XIII-XIV) nonché al suo interno lungo la navata, arco trionfale e catino absidale.
La Basilica Mariana è uno scrigno di tesori, dalla reliquia della Sacra Culla, alle splendide decorazioni policrome della Cappella Sistina, all’imponente baldacchino di Fuga realizzato sulla falsariga di quello berniniano in San Pietro.
All’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore (navata destra) è sepolto Gian Lorenzo Bernini…. “qui umilmente riposa Gian Lorenzo Bernini, gloria delle arti e di Roma”.
Forse non tutti sanno che… per la realizzazione della Cappella Sistina (su commissione di Papa Sisto V Peretti, da non confondere con la ben più nota Cappella Sistina in Vaticano) furono utilizzati i marmi provenienti da un antichissimo monumento presente in città… il Settizonio: facciata monumentale fatta erigere dall’Imperatore Settimio Severo (III d.C.) ai piedi del colle Palatino.
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