Auschwitz Birkenau, almeno una volta nella vita
Auschwitz Birkenau è un’esperienza che tutti noi dovremmo provare almeno una volta nella vita, semplicemente per riflettere e per mantenere viva la memoria.
Ogni giorno una novità. Stamane è stato arrestato il nostro verduriere: aveva due ebrei in casa. E’ un grave colpo per noi; non soltanto quei poveri ebrei sono di nuovo sull’orlo dell’abisso, ma una cosa terribile anche per quell’uomo.
Il mondo va alla rovescia; le persone rispettabili sono spedite in campi di concentramento, in prigione e in celle isolate, mentre la schiuma governa su ricchi e poveri, giovani e vecchi. L’uno si fa prendere per il mercato nero, l’altro perché aiuta ebrei o altri clandestini; nessuno che non sia nelle N.S.B. sa quel che l’attende domani.
Anche per noi la perdita di quest’uomo è molto grave. Le ragazze non possono trascinarsi dietro certe porzioni di patate, e l’unica cosa che ci resta da fare è mangiare meno. Ti scriverò come faremo; certo non sarà molto divertente.
Mamma dice che la mattina non dovremo più fare colazione, a mezzogiorno ci accontenteremo di pappa d’avena e pane, a cena di patate stufate; eventualmente, una o due volte per settimana, potremo passarci un po’ di verdura o insalata, ma niente di più. Patiremo la fame, ma qualunque privazione è preferibile all’essere scoperti.
Anna Frank, 25 Maggio 1944
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