A piece of France in Rome: the Napoleonic Museum
Italian Version below*
There are museums in Rome that you don’t expect.
In a city of almost 1000 churches and infinite collections, even the most expert tourist would widen their eyes in reading in plain sight on a building “Napoleonic museum” and he would wonder, why is there a Napoleonic Museum in Rome?
We are near Piazza Navona and the Napoleonic Museum is housed on the ground floor of Palazzo Primoli.
The central core of the collection is the myth of the figure of Napoleon but inside it preserves some of the most disparate memorabilia that belonged to his descendants. Wandering around the rooms, we will find a cashmere shawl and a board game dating back to his exile in Sant’ Elena.
At the beginning of the twentieth century, Count Giuseppe Primoli, son of Count Pietro Primoli and Princess Carlotta Bonaparte, decided to donate his collection to the city of Rome to highlight the relationship between the Bonaparte and the eternal city.
The visit does not take much time and gives us a break from the chaos of the Lungotevere or the historic center. The exhibits are among the most disparate and the human eye is sometimes dazed.
The first two rooms are dedicated to the First Empire (Primo Impero) and display numerous portraits of the imperial family.
Inevitably our attention will fall on the Portrait of Napoleon on the Battlefield of Wagram, made by J. Chabord and on the “Pendola Urania”, made in 1807 and inspired in the image of the Muse by a painting discovered in Pompeii.
If you love details, like me, continuing the visit you will be struck by the flooring of some rooms, by painted ceilings, and by small but very prestigious objects, such as the Silver, pearls and diamonds Porte-Bouquet or Zenaide’s travel toilet , daughter of Giuseppe Bonaparte.
My favorite room is the one dedicated to Paolina Bonaparte Borghese.
Looking at the mahogany daybed, how can we not weigh Canova’s sculptural masterpiece at the Borghese Gallery?
Pauline married Prince Camillo Borghese and was known to the chronicles for her excesses. In some showcases, his personal objects are exhibited in which it is possible to read the monogram of his name.
The route continues with the rooms dedicated to the Kingdom of Naples, to Zenaide and Carlotta daughters of Giuseppe Bonaparte, portrayed by J.L.David court painter, and ends with a room that celebrates the landlord, Count Giuseppe Primoli to whom we owe the existence of this museum.
Admission to the museum is free.
InfoSite: Museo Napoleonico
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Ci sono musei a Roma che non ti aspetti.
In una città dalle quasi 1000 chiese ed infinite collezioni, anche il turista più esperto sgranerebbe gli occhi nel leggere in bella vista su di un palazzo “museo napoleonico” e si chiederebbe, cosa ci fa un Museo Napoleonico a Roma?
Siamo in prossimità di Piazza Navona ed il Museo Napoleonico è ospitato al pian terreno di Palazzo Primoli.
La collezione ha nel nucleo centrale il mito della figura di Napoleone ma al suo interno conserva cimeli tra i più disparati appartenuti ai suoi discendenti. Gironzolando per le sale, appartenuti a Napoleone troveremo uno scialle in cashmere ed un gioco da tavola risalenti al suo esilio a Sant’Elena.
Agli inizi del XX secolo il conte Giuseppe Primoli, figlio del conte Pietro Primoli e della principessa Carlotta Bonaparte, decise di donare alla città di Roma la sua collezione per sottolineare il rapporto dei Bonaparte con la città eterna.
La visita non richiede tanto tempo e ci regala una pausa dal caos del Lungotevere o del centro storico. Gli oggetti esposti sono tra i più disparati e l’occhio umano talvolta ne è frastornato.
Le prime due sale sono dedicate al Primo Impero ed espongono numerosi ritratti della famiglia imperiale.
Inevitabilmente la nostra attenzione cadrà sul Ritratto di Napoleone sul campo di Battaglia di Wagram, realizzato da J. Chabord e sulla Pendola Urania, realizzata nel 1807 e ispirata nell’immagine della Musa a una pittura scoperta a Pompei.
Se si è amanti dei dettagli, come me, proseguendo la visita si resterà colpiti dalla pavimentazione di alcune sale, dai soffitti dipinti, e da piccoli ma prestigiosissimi oggetti, come i Porte-Bouquet in argento, perle e diamanti o i nècessaire da viaggio di Zenaide, figlia di Giuseppe Bonaparte.
La sala che preferisco è quella dedicata a Paolina Bonaparte Borghese.
Osservando la dormeuse in mogano come non pesare al capalavoro scultoreo di Canova conservato alla Galleria Borghese?
Paolina sposò il principe Camillo Borghese e fu nota alla cronache per i suoi eccessi. In alcune vetrine sono esposti suoi oggetti personali in cui è possibile leggere il monogramma del nome.
Il percorso prosegue con le Sale dedicate al Regno di Napoli, a Zenaide e Carlotta figlie di Giuseppe Bonaparte, ritratte da J.L.David pittore di corte, e si conclude con una Sala che celebra il padrone di casa, il conte Giuseppe Primoli al quale si deve l’esistenza di questo museo.
L’ingresso al museo è gratuito.
Il museo Napoleonico rientra nel circuito Musei in Comune Roma e Mic Card.
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2 Replies to “A piece of France in Rome: the Napoleonic Museum”
Bravissima,come al solito.E’riuscita a ricreare in poche righe l’atmosfera del museo.Cogliendo l’essenza delle varie sale,attraverso pochi fondamentali dettagli.Belle e significative anche le foto.
Grazie mille!