Galata Morente
L’antica città di Pergamo ebbe una potente fioritura in età ellenistica.
A seguito della prima vittoria sui celti, ad opera di Atalo I, furono realizzati gruppi scultorei aventi come soggetto i Galati (popoli celtici).
Perduti gli originali bronzei di Epigono sono giunte sino a noi le splendide copie romane, forse realizzate nella stessa Pergamo.
I Musei Capitolini ospitano il c.d. Galata Morente (esposto in origine con il Galata Suicida, copia romana visibile nelle Collezioni di Palazzo Altemps-Roma).
Il Galata Morente indossa il tòrques, collare in metallo ritorto tipico delle popolazioni galliche, ed è colto in un attimo di estrema drammaticità. Il corpo ruotato e giacente sullo scudo, la ferita ben visibile a voler sottolineare il momento finale, di sconfitta, dal quale non può tornare indietro o da cui non può sopravvivere. La capigliatura a ciocche stoppose è un altro riferimento alla cultura celtica: bagnare i capelli con acqua e gesso prima di ogni battaglia.
Posto al centro di una sala all’interno di Palazzo Nuovo (Musei Capitolini) il Galata invita lo spettatore a girargli intorno a 360 gradi ed a vivere con lui quest’intima sofferenza di una grande sconfitta.
La scultura rinvenuta probabilmente dai Ludovisi nei terreni della loro Villa fu acquistata nel 1734; trafugata a Parigi per un breve periodo (Trattato di Tolentino), tornò definitivamente a Roma ed entrò a far parte delle collezioni capitoline.
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Dove trovarlo: Musei Capitolini
…se sei a Roma non perdere l’occasione di visitare le collezioni di Palazzo Altemps ed ammirare anche il Galata Suicida!
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